Benessere

Appassionare i bambini alla lettura, un duro lavoro!

Quanto è impegnativo stimolare i bambini/ragazzi alla lettura? Voglio raccontarvi come stiamo tentando di fare appassionare Matilde (11 anni appena compiuti) alla lettura e insegnando a Chiara (quasi due anni) ad amare i suoi libricini.

Leggere può sembrare un’azione naturale, in realtà non lo è affatto, perchè richiede concentrazione, tempo e silenzio, tre elementi preziosi e oggigiorno assai rari! Ma con perseveranza, tempo e amore la lettura nei nostri ragazzi può diventare un’azione consuetudinaria, autonoma, individuale… arricchendo così le loro vite!

La lettura infatti nutre mente e anima e permette di:

  • connettersi senza Wi Fi;
  • aprire nuovi orizzonti viaggiando senza confini;
  • vivere tantissime vite potenziando la fantasia;
  • stimolare la scrittura (arricchendo il vocabolario personale) la concentrazione, la creatività, il dialogo;
  • imparare a pensare, sviluppando lo spirito critico e la capacità di interpretare la realtà (aspetto importante e affascinante!);
  • conoscersi, scoprire la propria interiorità;
  • scoprire nuove passioni;
  • accrescere la capacità di socializzazione;
  • ritagliarsi un momento di calma e silenzio, un momento per se stessi.

Mi sorprende positivamente scoprire che secondo l’ultimo Rapporto Istat “Produzione e lettura di libri in Italia” a leggere di più sono i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni (51,1%) rispetto a tutte le altre classi di età (pari al 40,5%).

È un dato che mi rincuora molto, considerando che l’Italia è all’ultimo posto in Europa per la comprensione di un testo scritto (dati OCSE, campione 16-65 anni) e secondo il World Culture Score Index si posiziona in fondo alla classifica dei Paesi per tempo di lettura dedicata settimanalmente (al 24° posto con 5:36 ore).

Studi dimostrano che l’abitudine alla lettura degli adolescenti dipende molto da quella dei genitori: infatti legge il 67% dei bambini tra i 6 e i 10 anni, il 67% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni con i genitori lettori; rispettivamente il 26% e il 30% dei figli dei genitori non lettori (meno della metà).

In pratica se la lettura è un rito familiare, se l’abitudine a leggere si respira in casa è più probabile che i ragazzi leggeranno più.

A partire  da questo concetto voglio provare a darvi consigli utili su come “contagiare” i nostri ragazzi all’amore per la lettura.

  1. Primo passo è dare il buon esempio (come per ogni cosa del resto), quindi leggiamo davanti ai nostri cuccioli, mostrandogli quale gioia regala una buona lettura! Se prima leggevamo  solo la sera nel letto con pupe dormienti, quando finalmente in casa regnava il tanto atteso Silenzio, ora cerchiamo di farlo con loro! Ricordiamoci che noi siamo esempio e guida di emozioni, sentimenti e comportamenti.

L’educazione è anzitutto imitazione! Non lamentiamoci del fatto che nostro figlio legge poco se noi siamo i primi a preferire lo smartphone o la TV ad un libro.

2. A parte la mancanza di un esempio valido altri nemici della lettura sono gli stimoli esterni, mi riferisco in particolar modo a tutti i concorrenti tecnologici (smartphone, tablet, televisione…). Se i bambini possono accedervi liberamente, gli schermi luminosi diventano sempre più nemici invincibili della lettura, quindi limitiamone l’uso e creiamo l’ambiente giusto alla lettura. Si ai cuscinoni sul letto, a terra, sui tappeti, alle librerie basse accessibili da tutte le altezze e…ricordiamoci che i libri non sono mai elementi di disordine per casa  anche se sono fuori posto, ma sono spunti di riflessione e voli per la fantasia.

3. Creiamo un’abitudine. Quando torniamo da lavoro a volte Matilde deve ancora finire i compiti, Chiara vuole attenzioni, c’è il bucato da stendere, vestiti da ritirare e piegare (mentre Chiara svuota cassetti o tenta di fare il bagnetto alla bambola nel water), la cena da preparare…l’unico momento che riusciamo realmente a ricavarci per la lettura condivisa (durante la settimana) è prima della nanna. Ci vogliono tante energie ma in cambio riceviamo tanto: Chiara e Matilde ci aspettano a letto o ci trascinano a letto sempre con un libro in mano!

4. Leggiamo ad alta voce ai nostri bambini/ragazzi e facciamolo in maniera divertente (cambiando le voci ai personaggi ad esempio). Insegnare ai nostri bambini ad ascoltare è importante per la vita e poi “un buon ascoltatore diventerà più facilmente un buon lettore”. Ci vuole pazienza, tempo e… voce! Ma la lettura è anche relazione, tra facce buffe e espressioni curiose, madre/padre e figlio costruiscono un momento intimo, un posto tutto loro, che resterà nel cuore di entrambi e sarà un rifugio dove tornare nei momenti difficili della vita.

5. Leggiamo libri che i nostri bambini trovano interessanti. Certo questo varia in base all’età: per Chiara scelgo io in base a ciò che può piacerle (animali, colori e bambini ad esempio), per Matilde sceglie Matilde! La passione non è ereditaria, non è detto che a Matilde possa piacere il libro preferito del papà o della mamma! Il suo tema preferito in questo periodo? Storie di fantasmi e di Grandi Donne!

6. Frequentiamo biblioteche e librerie, in modo che i nostri figli possano familiarizzare con i libri, scegliere tra più proposte, più orizzonti, questo può farli sentire più grandi, autonomi… lasciamoli liberi di scegliere, di essere. E poi non sottovalutiamo la figura del bibliotecario o del libraio di fiducia, possono essere non solo dei grandi esperti di libri ma delle guide, persone sensibili e coinvolgenti che possono aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo dando ai nostri ragazzi suggerimenti preziosi.

7. Regaliamo ai nostri bambini “esperienze di lettura”. Spesso biblioteche e librerie organizzano nei weekend eventi, iniziative dedicate ai piccoli lettori, dalle letture comuni alla presentazione di personaggi, creazione di storie… partecipiamo!

E se proprio non ne vogliono sapere non forziamoli, non ossessioniamoli… ma ascoltiamoli e osserviamoli. L’interesse per la lettura in adolescenza può essere soggetto ad alti e bassi, ma non dimentichiamo che l’adolescente può non ascoltare ma assorbe in silenzio, quindi non scoraggiamoci e continuiamo ad essere esempi quotidiani di lettori!

Per favorire l’amore per la lettura l’ideale sarebbe iniziare dai primi mesi con i libri morbidi, come raccomanda da anni l’Associazione Nati per leggere, leggendo a voce alta storie e filastrocche. Chiara ha la fortuna di essere circondata da persone che le leggono tante storie, genitori, maestre, nonne e soprattutto la sorella maggiore… figura fondamentale per la sua crescita. Matilde è il suo modello, la imita in tutto, speriamo la imiterà anche nella lettura!

L’altra sera era più tardi del solito, Massimo aveva avuto una giornata piuttosto impegnativa, Matilde gli ha detto “Mi leggi una storia papà?” E Massimo le ha risposto “Questa sera sono stanco, dormiamo direttamente?”. E lei” Va bene papà allora te la leggo io una storia!”… e quando senti queste frasi “senti” che qualcosa sta cambiando… forse chissà la scintilla è scattata!

Se volete ulteriori consigli, anche su libri da proporre in base al bambino e alla sua età, sono qui…aspetto le vostre richieste!

Buona lettura a tutti noi

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