GustoGiusto

Cena light e colorata, sperando in un dopocena…

Siamo tornati a casa tardi,  così vigorosi e pieni di energie che sembriamo…gli Zombie di George Romero e proprio come loro ci aggiriamo in cucina alla disperata ricerca di qualcosa da far azzannare per cena ai nostri piccoli “zombettini” ma stasera siamo messi male: la dispensa langue!

Ci avviciniamo speranzosi al nostro amico Frigorifero ma anche lui ci tradisce: è desolatamente vuoto!

Nel richiudere mestamente, l’occhio allenato del predatore scorge qualcosa lì giù in fondo al box della frutta&verdura: due mezzi porri più appassiti del povero Spelacchio di Piazza Venezia e un bel pezzo di zucca che forse con la respirazione boccaabocca riusciamo in extremis a salvare!

E guarda un po’: dietro il vasetto dello yogurt (vuoto) si nasconde timoroso un toccone di guanciale in fin di vita. Sul banco di lavoro, un tozzo di pane raffermo abbandonato al suo destino ci implora di assestare il colpo di grazia.

Siamo a cavallo, per stasera non dobbiamo andare a sbranare i vicini per sfamarci: Vellutata di zucca e porri con guanciale croccante, mandorle e pane aromatico.

Cosa ci serve:

La zucca (500 gr. Circa)

I porri (2 sono sufficienti)

Le patate (2 medio/piccole, 1 grande)

Le mandorle

Il pane

Il pecorino (romano!)

Il guanciale

Il sale

L’olio e.v.o

Il timo

Il pepe (se gradito)

Preparazione:

In una casseruola mettiamo ad appassire (quindi fiamma bassa) i porri con un filo di olio per qualche minuto. Per accelerare la preparazione  lessiamo le patate tagliate a tocchetti in altro piccolo tegame. Appassiti i porri, aggiungiamo la zucca; nel frattempo le patate saranno più o meno cotte e potremo tuffarle in casseruola, coprendo con la loro acqua di cottura  (sarà ricca di amido, ci serve come addensante sennò invece di una vellutata viene un pappone acquoso e slegato che mancolicani).

Lasciamo cuocere finché è tutto stracotto (direi venti/trenta  minuti) quindi minipimer a manetta ed il gioco è fatto.

Mentre la nostra succulenta preparazione era in cottura avremo avuto la cura di tritare il pane raffermo (a me piace tagliato grossolanamente), accomodarlo su padellino antiaderente con olio e qualche foglietta di timo (o altra erba aromatica a discrezione) finché non è bello dorato. Dorato, non nero altrimenti regalerà alla vellutata un indimenticabile gusto…di posacenere.

Il guanciale lo tagliamo a strisce sottili e rosoliamo a fiamma bassa su padellino antiaderente con un filino di olio finché diventa croccante, quindi asciughiamo su un foglio di carta per fritti (va bene anche il classico scottex).

Le mandorle possiamo decidere di sminuzzarle e tostarle o meno, a seconda di come ci va (se sono pelate, più gustose tostate) e se non ne abbiamo, vanno benissimo anche nocciole o anacardi o noci macadamia (le macadamia chi non le ha in casa?!).

Non ci resta che impiattare, completando con mandorle, guanciale,  spolverata di pecorino e via a cena…facile, rapida, gustosa e light!

Per i nostri bimbolotti (Chiara chiama così il suo “cicciobello”) evitiamo guanciale, pepe e crostini e usiamo la vellutata come condimento per la loro pasta.

”Dai che stiamo leggeri, mangiamo presto e mettiamo subitissimo a nanna le nane, così poi TU&IO…”

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