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Partecipare a concerti per bambini dai 0 ai 2 anni? All’Auditorium Parco della musica si può!

Lo scorso 12 marzo abbiamo partecipato a un concerto dedicato ai bambini dai 0 ai 2 anni, organizzato dall’Aigam, all’Auditorium Parco della musica di Roma.

E’ stata un’esperienza di ascolto partecipato, con i musicisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e le voci del Gordon Ensemble, ispirata alla Music Learning Theory di E. Gordon (Professore presso la South Carolina University) secondo la quale i primi 3 anni di vita del bambino sono i più importanti per lo sviluppo dell’attitudine musicale.

Un gruppo di ricercatori della North Western University di Chicago ha studiato gli effetti che la musica ha avuto su soggetti che hanno “imparato” la musica da piccoli (0-3 anni). Gli studi condotti hanno dimostrato che l’esperienza musicale precoce stimola il cervello e ha effetti positivi sullo sviluppo della creatività, la memoria, la matematica, l’intelligenza spaziale ed emotiva.

Alla nostra bambina piace tantissimo ascoltare la musica e ultimamente ho l’impressione che ami anche cantare! Non so se è una dote naturale o piuttosto l’effetto della musica che le facciamo e le abbiamo fatto ascoltare sin da quando era nel mio grembo. Sicuramente vogliamo aiutarla a sviluppare la sua attitudine musicale… per questo abbiamo deciso di portarla al concerto Aigam “Che orecchie grandi che ho”!

Siamo stati accolti dal flauto “magico” di Andrea Apostoli, Presidente dell’Aigam (ideatore di questa iniziativa), che ci ha raccomandato di fare silenzio (a noi genitori!) e soprattutto di lasciare i nostri bambini liberi di comunicare con il corpo e la voce, di esprimersi, esplorare, vagare e avvicinarsi ai musicisti.

Ci hanno invitato a togliere le scarpe e ad accomodarci a terra… si perché al concerto Gordon non esistono palchi, eravamo tutti seduti su un grande tappeto, circondati da un flauto, un pianoforte, una chitarra, un violoncello, un violino, un set di percussioni, cinque vocalist e tanti proprio tanti piccoli spettatori!

Silenzio, respiro profondo e…via con la musica!

I bambini ascoltano, si guardano attorno, restano immobili per pochi secondi e poi iniziano a dondolare, sorridere e battere le mani, i più grandi ballano tra loro e con i genitori, saltano, cantano e si avvicinano ai musicisti! La musica ci rapisce, ci troviamo immersi in un nuovo ambiente, un’atmosfera magica, gli occhi si lucidano, i brividi scorrono lungo la schiena, le emozioni si rincorrono.

Usiamo voce, mani, braccia, sguardi per comunicare, la distanza tra noi e i bambini si riduce fino ad annullarsi.

I musicisti e i vocalist danno vita ad uno spettacolo divertente e commovente in cui la melodia degli strumenti e delle voci si fonde con le voci dei bambini e di noi adulti.

Chiara è divertita, cerca il contatto con gli altri bambini, vuole ballare con me, sgrana gli occhi con le percussioni, balla a ritmo di musica popolare e si rilassa con il repertorio classico e jazz!

 

Vederla così divertita e attenta mi ha riempito di gioia e mi ha fatto riflettere sul fatto che magari possiamo insegnarle ad amare e comprendere la musica fin da subito, in maniera corretta e consapevole e che sarebbe interessante partecipare al corso Musicainfasce dell’Aigam… vedremo 😉

Conoscevo già l’Aigam perché durante la gravidanza io e Massimo abbiamo partecipato ad un  concerto dedicato alle donne in dolce attesa ed è stata un’esperienza musicale che ci ha regalato sensazioni di benessere e di armonia indescrivibili, di cui magari vi racconterò in un altro post!Intanto se siete in attesa vi consiglio di partecipare anche a questa iniziativa, soprattutto a partire dal quinto mese di gravidanza (periodo in cui il bimbo inizia a percepire anche con l’orecchio) e a leggere il libro “Ma che musica… in dolce attesa!”, con cd, di Andrea Apostoli.

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