Benessere

Traslocare con bambini: il mio racconto e i miei suggerimenti!

Consigli utili per traslocare “senza impazzire”

Sono in montagna, attorno a me solo silenzio, faggi, cielo blu ed aria pura, se ripenso ad un mese fa eravamo nel bel mezzo del nostro trasloco!

Considerando che il contratto di affitto era in scadenza ci siamo messi alla ricerca di una nuova casa, più grande e adatta a noi e quando meno ce lo aspettavamo è arrivata lei: luminosa, con spazi intelligenti, tanti scaffali, una stanza da destinare alla cabina armadio, un bel terrazzo e nello stesso quartiere della casa precedente! Non abbiamo avuto alcun dubbio, con un po’ di lavori la casa sarebbe diventata perfetta per noi e… così è stato!

Abbiamo portato subito le nostre tre bambine a vedere quella che sarebbe diventata la nostra nuova casa e loro sono a dir poco impazzite! Ci siamo sentiti immediatamente più  sollevati e ancora più carichi.

Cosa serve per affrontare un trasloco con bambini?

  • coinvolgimento: le nostre bambine (in effetti la grande è ormai una ragazza) hanno partecipato alle operazioni di inscatolamento, alla scelta dei colori delle pareti, alla disposizione dei mobili delle loro camere…
  • pazienza infinita: considerando che esigenze e richieste dei bambini (e ragazzi) sono sempre presenti, anzi nelle situazioni che implicano cambiamenti diventano anche maggiori, bisogna respirare profondamente e non andare in ansia, anche perché i bambini percepiscono e assorbono le nostre emozioni e quindi mostrarsi agitati e spazientiti peggiora la situazione già di per sé complessa!
  • aiuto esterno: nei giorni di fuoco l’aiuto della SN (Santa Nonna) è stata fondamentale per la nostra salute mentale;
  • mantenimento della routine familiare! Semplice come bere un bicchier d’acqua!!!

Parola d’ordine quando si affronta un trasloco, a maggior ragione quando ci sono bambini e ancor più se sono piccoli, è organizzazione; quindi  definire regole precise, un piano d’azione, programmare pasti e svegliarsi presto (anche se io riuscivo a fare più cose la sera dopo che le bambine si addormentavano!).

Io e Massimo abbiamo fatto un PROGRAMMA A TAVOLINO CONDIVISO, ossia “n” liste di cose da fare e da spuntare poi man mano…
Esempi di liste: materiale da acquistare per il trasloco (scatole, pluriball, nastro adesivo, buste, pennarelli…), spese da affrontare, lavori da fare, misure da prendere/misure prese, rotture burocratiche da affrontare…

Operazione di Declattering

Da un punto di vista pratico prima operazione da svolgere è il Declattering, ossia liberarsi delle cose inutili, rotte, non riparabili… che semplicemente non ci servono più o non ci fanno stare bene da un punto di vista emotivo.

Distinguere il superfluo dal necessario è rigenerante!

Per cui stanza per stanza, armadio per armadio, cassetto per cassetto, cestino per cestino ci siamo liberati delle cose inutili, il che che ci ha consentito di fare meno scatole e portare meno cose a casa nuova.

Quindi da un “Lo tengo? Lo butto? Lo dono? Lo vendo?” è cominciato il nostro trasloco.

Abbiamo regalato cose e vestiti ad amici e associazioni di volontariato, ho barattato vestiti grazie ad armadio verde, venduto cose in ottimo stato online e ai mercatini dell’usato (qui trovate una mia selezione di mercatini), a volte capi di abbigliamento anche inutilizzati (a causa della quarantena da Covid siamo usciti poco, per cui alcuni vestiti della piccolina di casa sono rimasti con le etichette).

Operazione di Inscatolamento

Acquistati gli scatoloni dall’impresa di traslochi a cui ci siamo rivolti e da Ikea (causa covid non è stato possibile recuperare gli scatoloni fuori ai supermercati) è iniziato il tanto temuto INSCATOLAMENTO!

Abbiamo coinvolto in questa operazione Chiara e Matilde, in modo diverso ovviamente. Per Chiara (e anche per il gatto) le scatole sono diventate casette, luoghi in cui nascondersi; Mati invece ha riempito scatoloni della sua camera, scritto il contenuto sui vari scatoloni, chiuso cartoni…

 

E’ importante che il contenuto degli scatoloni sia il più possibile ordinato e studiato perché così, quando vengono aperti, si può andare a colpo sicuro (sembra facile ma non lo è!)

Fondamentale: sugli scatoloni va scritta la stanza di destinazione ed il contenuto, possibilmente su tutti i lati. Meglio numerarli e scrivere, se necessario, se trattasi di contenuto fragile o particolarmente pesante.Scatoloni

Pensate che in piena estate abbiamo avuto bisogno dell’areosol ed è stato un attimo ritrovarla grazie a questa tecnica; peccato che le mascherine fossero da un’altra parte… non so come ma siamo riusciti a trovare anche quelle, ma a fortuna!

Vi consiglio di iniziare ad inscatolare le cose che non vi serviranno subito , come coperte, lenzuola e asciugamani in più, piatti e bicchieri in più, libri, tortiere e via via le cose che serviranno sempre meno…

Ricordate che le scatole dei libri devono essere le più piccole perché sono le più pesanti (quando si dice il peso della cultura…), noi le abbiamo suddivise per “proprietario”, in modo che ad es. la scatola “libri Mati” è andata direttamente in camera sua.

Riordinare e inscatolare i giocattoli

Non è stato per niente facile metter via i giocattoli! Prima di inscatolarli ho buttato via quelli rotti, ho donato quelli di Gaia, ho messo “da parte” quelli di Chiara che passeranno a Gaia e quelli di Matilde che passeranno a Chiara (pensate che la stessa cosa la faccio con i vestiti!!!) e poi li ho suddivisi per tipologia: lego, giochi da tavola, bambole, barbie, giochi di Gaia.

Gestione eco-friendly di casa

Abbiamo voluto approfittare del cambiamento di casa per adottare ancor di più buone abitudini eco-friendly nella gestione di casa. Ecco qualche esempio che mi viene in mente (ma a questo dedicherò un articolo successivamente):

  • abbiamo acquistato delle sedie bellissime al mercatino dell’usato (abbiamo trovato delle vere occasioni!);
  • abbiamo comprato mobili nuovi realizzati con materiali naturali (come il letto a castello), che hanno certificazioni FSC (Forest Steward ship Council), che garantisce la corretta gestione forestale;
  • abbiamo cercato di sfruttare al massimo la luce del sole, che a parte consentire un risparmio sulle bollette ha tanti effetti positivi: riduce muffe e batteri, riscalda casa, migliora l’umore e ci rende più produttivi e e tranquilli;
  • abbiamo dato nuova vita a “vecchie” librerie che abbiamo trovato a casa nuova, messe a nuovo e dipinte del colore delle pareti della camera delle bambine (così abbiamo anche utilizzato la vernice avanzata e fatto felice Mati);
  • tra le varie idee abbiamo in programma di acquistare piante da appartamento che contrastano l’inquinamento domestico (puliscono l’aria e rendono più salubre l’ambiente in cui viviamo) e in questo ci aiuteranno i nostri amici esperti del settore, ossia Simona e Domenico di Ladida.

Il giorno del trasloco “vero e proprio” con la ditta di traslochi, Massimo ha gestito il tutto da supereroe… sono stati tanti gli inconvenienti, gli imprevisti, che si è trovato a gestire all’ultimo momento. Io per fortuna ero a casa al mare dai miei genitori con le bambine; il mio pensiero ovviamente era a Roma, ma con le bambine sul posto sarebbe stato un incubo!

Ultimi, ma non per importanza, consigli che mi sento assolutamente di darvi:

  • Se dovete fare lavori in casa cercate di rivolgervi ad un’ unica ditta, noi non l’abbiamo fatto e coordinare tutto e tutti è stato molto complicato;
  • Siate straprecisi con la ditta dei traslochi riguardo mobili e scatoloni da prendere e posizionare, si possono creare malintesi antipatici;
  • Usate scatoloni il più possibile omogenei tra loro, sarà più facile impilarli e trasportarli;
  • Se il budget lo consente affittate la piattaforma mobile esterna, vi farà risparmiare fatica e tempo!

Dopo 5 anni intensi e densi di vita ho salutato senza piangere la nostra casetta, forse per la troppa stanchezza o forse semplicemente perché i cambiamenti, seppur faticosi, sono sempre belli ed eccitanti!

Siamo entrati in 3 e siamo usciti in 5 da casetta vecchia, tra quelle mura abbiamo riso, pianto, giocato, cucinato, lavorato, litigato, giocato, ballato, cantato, ci siamo commossi, abbracciati, amati… abbiamo lasciato inevitabilmente un pezzetto di cuore insieme ai nostri segreti e ricordi più belli, ma ora stiamo decisamente meglio, nonostante i tanti scatoloni da svuotare!

La nostra prima notte a casa nuova è stata per tutti eccitante ma anche così naturale, anche se io e Massimo ci sentivamo molto stressati (considerando che casa vecchia, cantina compresa, non era ancora vuota) ci siamo promessi di viverci a pieno ogni piccolo cambiamento, come l’arrivo delle piante di alloro che abbiamo piantato fuori al terrazzo  e, cosa meno romantica ma tanto utile, l’installazione dei benedetti condizionatori!

Il trasloco, un cambiamento tutto da vivere

Il cambiamento di casa quando ci sono bambini è una fase delicata e allora una volta entrati a casa nuova l’ideale è:

procedere facendo una cosa per volta,

di seguito, senza andare in ansia,

portandola a compimento,

organizzando, creando spazi, destinando cose,

e respirando profondamente tra un capriccio e un pannolino da cambiare, tra un “mamma ho fatto cacca”, “papà ho fame” e un “mamma corri Gaia è in piedi sul seggiolone”, “papà mi monti le lucine in camera miaaaa”…

E allora forse si farà meno, più lentamente, ma con la gioia nel cuore, condividendo e dando valore a ogni momento di questo percorso.

Buona lettura e buon trasloco!

Scopri i gioielli sociomamma, clicca qui
Tags:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *