Da quando abbiamo introdotto i cibi solidi nella dieta di Gaia (alimentazione mista) abbiamo iniziato ad offrirle anche l’acqua, con il biberon, durante i pasti.
Oltre l’acqua, con il biberon le diamo anche tisane (consiglio quelle della Hipp, composte solo da erbe) e succhi di frutta fatti in casa, in quanto al latte per ora ci penso ancora io con l’allattamento al seno.
Con l’inizio dello svezzamento mi è sembrato opportuno cominciare a darle l’acqua, considerando che è fonte di minerali come magnesio e potassio e stimola il transito intestinale. Inoltre favorisce l’assorbimento di sostanze come amminoacidi e vitamine per cui, con la nuova avventura del cibo, ricca di smorfie e vestiti impataccati, mani e viso appiccicosi (non solo suoi), è iniziata anche quella dell’acqua e dei liquidi in generale, con i quali Gaia adora giocare.
Con Chiara, la nostra prima bambina, l’introduzione del biberon è stata un’impresa complicata, anche perché soffriva di coliche e quindi avevo il timore che l’utilizzo del biberon “sbagliato” potesse peggiorare la situazione…
Da questa esperienza ho capito che l’introduzione del biberon è caratterizzata da tre parole chiave: gioco, pazienza e lentezza.
Forte degli esperimenti e dell’esperienza passata, con Gaia l’avvicinamento al biberon è stato più semplice, giocando e procedendo gradualmente e con calma, la novità del biberon è stata accettata più rapidamente, merito, anche e soprattutto del biberon che stiamo utilizzando, ossia il Suavinex 0.0. La tettarella di questo biberon infatti ha un aspetto naturale, è molto morbida e setosa, allungata e con base bombata: una copia perfetta del capezzolo, cosa che ne favorisce di gran lunga l’uso.
A casa nostra, dunque, accanto al gioco del lancio del cucchiaino è ormai previsto anche il gioco della presa e del lancio del biberon, che cade a terra almeno una ventina di volte durante il pasto… tranquilli però, grazie al materiale con cui è realizzato non si vedono neanche da vicino i segni di tutte “le botte” prese.
Considerate che oltre ad essere divertente, in questa fase di vita del bambino il “lancio del biberon” è istruttivo, in quanto il piccolo lascia cadere a terra il biberon o il cucchiaino e poi aspetta che il genitore glielo restituisca: con questo gioco il bambino comprende che gli oggetti continuano ad esistere anche quando non sono più visibili e per di più inizia a prendere le misure!
Ma ora vi parlo in maniera più dettagliata di questo biberon, dal design incantevole, di un rosa delicato, che oltretutto fa bene all’umore!
Il biberon Suavinex 0.0 Coliche è un biberon innovativo e dai colori “calmanti”; ecco secondo me quali sono i principali “pro”:
- è innovativo perché dotato di un sacchetto anticoliche brevettato, in silicone semi-rigido, che si contrae in base alla suzione del bambino evitando l’ingestione dell’aria, contribuendo così a prevenire le fastidiose coliche del bambino;
- ha un aspetto “naturale”, riducendo in tal modo il fastidio del bimbo nel passare dal capezzolo materno alla tettarella, perché simula perfettamente il capezzolo in forma, inclinazione, lunghezza (20mm), così come nel colore (di un rosa molto somigliante al colore della pelle), nella consistenza e addirittura al tatto;
- è pratico e facile da pulire, infatti può essere lavato in lavastoviglie e sterilizzato in microonde;
- è multi-utilizzo, nel senso che può essere usato diversamente, man mano che il bambino cresce perché è possibile scegliere il tipo di flusso: lento (indicato per piccole quantità di acqua e latte), medio (per liquidi di densità media come latte e succhi di frutta), adattabile (il flusso si adatta alla forza di suzione del bambino, indicato per alternare seno e biberon); inoltre è disponibile in due formati (da 180 e 270 ml);
- è avvolgente, la forma e il colore mi ricordano la tenerezza e la dolcezza delle mamme.
E per quanto riguarda i “contro”’?
Onestamente l’unico piccolo neo che ho riscontrato è nell’aspetto opaco, peraltro esteticamente molto gradevole, che non consente di vedere bene la grammatura e quindi la quantità di liquido presente all’interno.
La forma (più larga sotto e più stretta sopra) facilita la presa e Gaia si diverte ad afferrarlo ma a divertirsi ancora di più è la sorella maggiore di 4 anni che, fin da quando la sorellina era ancora nella mia pancia, sognava questo momento; forse perché è un gesto che ha fatto e fa così di frequente con le sue bambole e non vedeva l’ora di farlo con una bambola “vera”!
Il biberon è super adatto ai bambini appena nati quindi, alle mamme che purtroppo non possono allattare, mi sento di consigliare senza alcuna remora il Biberon 0.0… zero coliche, zero confusione!