Roller, pennarelli e fogli, libri, creatività, lentezza, pazienza e fughe in giardino… ecco le nostre armi per combattere questo maledetto coronavirus!
Il nostro isolamento sociale con tre bambine di età completamente diverse, senza sabati e domeniche, nè giorni festivi è molto influenzato dalla presenza o meno del sole! In pratica, se il tempo è bello possiamo trascorrere parte della giornata in giardino e la gestione diventa più semplice e piacevole, al contrario se è brutto e siamo costretti a stare chiusi in casa è davvero dura!
Io e Massimo prima dell’arrivo del coronavirus eravamo già abituati a lavorare a casa e stare molto tempo con le bambine ma ovviamente non in questo modo, ossia in esclusiva h24! A supportarci c’era la scuola, una baby sitter al bisogno e una stanza a casa di mia suocera che all’occorrenza diventava lo studio mio o di Massimo.
L’unico modo per vivere serenamente questa quarantena da coronavirus con una neonata, una bambina di quasi 4 anni e una 13enne è darsi una buona organizzazione, tanta collaborazione, tantissima creatività e… un pizzico di umorismo!
Solo stabilendo e magari rispettando regole di vita comune (poche ma precise) possiamo resistere a questa reclusione, evitando di innervosirci e prendercela inevitabilmente con partner e figli.
Vi racconto come ci stiamo organizzando, nella speranza di darvi qualche buon consiglio per una gestione “salutare” casa/lavoro/bambini:
- ad inizio settimana programmiamo i pasti, prevedere un “Piano pasti” ci consente di avere un miglior controllo del cibo che abbiamo, fare una spesa intelligente, scongelare in maniera sana (rispettando la catena del freddo);
- facciamo la spesa a distanza (in anticipo perché le consegne ovviamente non sono immediate), per lo più da esercizi che nel quartiere effettuano consegne a domicilio (dal macellaio al fruttivendolo), trascrivendo man mano ciò che occorre su una lavagnetta in cucina;
- rispettiamo spazi, tempi e passioni altrui;
- io e Massimo abbiamo un angolo lavoro (praticamente uno “spigolo”) organizzato con le nostre cose, pronto per essere “attaccato” in qualsiasi momento;
- cerchiamo di svegliarci presto per prenderci tempo per organizzare la giornata (prevedere ad es. le faccende indispensabili per casa, dividersi i compiti), ascoltare le notizie e prendere il caffè in silenzio;
- ogni mattina dopo aver fatto colazione ci mettiamo tutti le nostre belle tute, cercando di rispettare gli orari dei pasti (nostri e di Gaia) e della nanna, in modo da garantire una routine alle bambine, cosa che dona (o almeno dovrebbe) sicurezza e tranquillità;
- la mattina mentre Massimo lavora e Matilde fa lezione online mi prendo cura di Chiara e Gaia e, se sono fortunata, faccio ginnastica per ricaricare mente e corpo (con loro ovviamente) e qualche faccenda domestica (soprattutto se Gaia dorme), il babywearing, che consente di avere le mani libere, in questo mi ha sempre aiutato molto;
- mangiamo con la TV spenta, il dopo pranzo (e il dopo cena) è un momento di relax in cui le bambine guardano la TV o ascoltano musica;
- dopo pranzo Massimo si “rilassa” con le bambine e io lavoro al PC, in pratica proviamo ad alternarci con le bambine per avere il tempo di gestire casa e lavoro;
- mentre Massimo prepara la cena io faccio il bagnetto a Gaia e la doccia a Chiara, Matilde finiti i compiti si lava e così facciamo in modo che prima di cena le bambine siano già “pigiamate”;
- dopo aver giocato, prima di prendere nuovi giochi e soprattutto prima di andare a nanna si mettono a posto i giocattoli nelle loro scatole (ovviamente Chiara prima di farlo protesta e difficilmente lo fa da sola o di sua spontanea volontà), un ambiente ordinato e libero apre la mente e dona positività;
- dopo cena quando le bambine dormono se riusciamo lavoriamo, altrimenti ci rilassiamo (Gaia permettendo) con un libro o una puntata di una serie (difficilmente riusciamo a vedere film);
- proviamo a mantenere un clima sereno, evitando discussioni e liti inutili, la pace dei genitori garantisce pace a tutta la famiglia.
I momenti più critici della giornata sono le ore di scuola online di Matilde (che fa parte di quei 7 milioni e mezzo di studenti che si sono attrezzati con la didattica a distanza) e le ore in cui svolge i compiti, perché dobbiamo intrattenere Gaia e Chiara, che vuole stare costantemente con Mati, ma come le intratteniamo ve lo racconto la prossima volta!
Intanto vi consiglio di dare un’occhiata a questi link, relativi alla gestione dello stress in famiglia e al mantenimento di stili di vita salutari in casa con bambini e ragazzi in questo periodo di emergenza, a cura dell’Istituto Superiore della Sanità.
A tutti i genitori che in questo periodo di quarantena da coronavirus sono in casa alle prese con figli, casa e lavoro come noi, consiglio di aver cura del proprio benessere psico-fisico e di procedere per piccoli passi, non anticipando troppo. Mi spiego meglio: procedete progressivamente, immaginare quanto tempo ancora dovremo vivere con la paura, l’incertezza, con queste misure restrittive non è utile e genera solo ansia, piuttosto pensiamo per settimana.
Fissiamoci degli obiettivi da raggiungere in questo periodo di quarantena (scrivendoceli magari) ma concediamoci anche momenti di relax per rigenerarci, è dal benessere dei genitori che dipende quello di tutta la famiglia!
Vi invito a scrivermi in privato o nei commenti qualora aveste bisogno di un confronto.
Torneranno le passeggiate in spiaggia, il vento tra i capelli, le corse al parco, il gelato con gli amichetti, le gite fuori porta, gli abbracci stretti al cuore, intanto proviamo ad ascoltarci, ascoltare gli altri e “apprezzare” questa lentezza…
Sono sempre più convinta che dopo aver sperimentato in maniera forzata questo terribile senso di fragilità, avremo l’opportunità di apprezzare di più la vita!