Quando eventi come questa pandemia travolgono la quotidianità, le abitudini e le certezze è impossibile non rifletterci su, per questo voglio condividere con voi i miei pensieri all’indomani della quarantena.
Questo periodo di “stop” forzato ci ha regalato in famiglia momenti di tristezza, nostalgia, caos, ansia, stanchezza (soprattutto da parte di noi genitori), ma per fortuna alternati a tanti momenti di gioia, allegria, lentezza, giorni che difficilmente avremmo potuto vivere con la stessa intensità!
La pandemia lascia nelle nostre vite un segno indelebile, ci ha cambiato profondamente, ci ha fatto riscoprire ed apprezzare tante cose, ecco le nostre:
- il “tempo condiviso”, siamo riusciti a fare cose che non abbiamo mai fatto tutti e 5 insieme, come vedere film, cucinare, leggere, ascoltare musica, fare attività fisica;
- l’essenzialità della vita, cosa che ci porterà in futuro sicuramente a ridimensionare e modificare priorità e riscrivere abitudini;
- il valore dell’ascolto, delle relazioni, il calore del contatto fisico;
- il profumo della moka, dell’aria pulita, il profumo dei biscotti, delle torte, delle parmigiane e addirittura della pizza fatta in casa;
- la bellezza del giardinaggio in balcone, il silenzio FUORI casa;
- la bellezza del ricordo di un bacio o di un abbraccio… io ancora aspetto quello della mia mamma che non ho ancora rivisto!
- ci ha fatto apprezzare il presente, facendoci godere dei progressi quotidiani delle nostre bambine: la prima parolina di Gaia, i ragionamenti e le battute di Chiara, le confidenze di Matilde;
- ci ha fatto riscoprire le bellezze della Terra, ricordandoci che è arrivato il momento di rispettare e prenderci cura davvero dell’ambiente. Non dimenticheremo mai le immagini della natura durante la quarantena: i cigni nei Navigli, lepri e scoiattoli nei giardinetti di quartiere, le acque dei canali di Venezia piene di pesci, i delfini che nuotano nel porto di Cagliari e di Ostia…
- ci ha fatto scoprire le potenzialità dello smartworking, che speriamo diventi una pratica più diffusa, considerando i tanti aspetti positivi che ha: è più meritocratico, è vantaggioso per l’ambiente perché implica meno traffico quindi meno inquinamento, è vantaggioso per le aziende che possono ridurre i costi come affitti e bollette. Inoltre secondo dati dell’Osservatorio di smartworking del Politecnico di Milano i smart worker sono più soddisfatti e soprattutto più produttivi, ovviamente se messi nelle condizioni giuste. Da da uno studio di Repubblica emerge infatti che una donna su tre ha lavorato più di prima perché le cure familiari continuano a gravare soprattutto sulle donne. Speriamo che da questa esperienza possa attivarsi una maggiore corresponsabilità genitoriale che alleggerisca la donna!
- ci ha fatto riscoprire non solo un nuovo modo di lavorare ma anche di muoverci, noi come tanti italiani (grazie anche al bonus “mobilità alternativa” che prevede uno sconto del 60% per l’acquisto della bici elettrica) stiamo utilizzando di più le biciclette. E’ una cosa che adoro fare ma aimè, soprattutto quando porto mia figlia, non lo faccio a cuor leggero, andare in bici a Roma è pericoloso, occorrono piste ciclabili, zone riservate e una cultura del rispetto per chi pedala!
- ci ha fatto riscoprire l’importanza della comunità, del sostegno e della prossimità ossia del vicinato (il regalo più bello della nostra quarantena!). Abbiamo iniziato a chiacchierare dai balconi, poi a distanza nel giardino condominiale, oggi le mie figlie hanno nuove amiche e io e mio marito possiamo contare sui nostri vicini, persone disponibili, sensibili ed interessanti.
Riguardo questo argomento vorrei comprare il libro “Il mondo che sarà” (in edicola con Repubblica), una raccolta di interviste sulla grande opportunità che abbiamo di ricostruire la nostra società, a voci autorevoli del nostro tempo, come Papa Francesco, Roberto Saviano, Jeremy Rifkin, Concita de Gregorio, Alessandro Baricco. Voi lo avete già letto?
Un libro per riflettere è sempre una buona idea!
“Scopri l’invisibile attraverso ciò che vedi”. Hryhorii Skovoroda